“…E Garibaldi era nella cella di sotto”, il romanzo di Cecilia Paganoni ambientato in Lombardia
E’ un intenso romanzo della vita avventurosa di Luigia Merelli Pedrazzoli, che si battè strenuamente per la formazione dell’Unità d’Italia accanto a patrioti di primo piano, tra cui anche Garibaldi. Nativa di Bergamo, svolse gran parte della sua attività a Sondrio, dove insegnò per molti anni impegnandosi nella promozione dell’emancipazione femminile.
18 aprile 1859. La giovane Luigia veniva arrestata a Bergamo sua città natale dalla polizia austriaca per motivi politici. In particolare la sua collaborazione con i patrioti impegnati nei preparativi della seconda guerra d‘indipendenza, tra questi vi era Garibaldi tanto inviso dall’Austria. Quel terribile giorno ha inizio per la giovane un doloroso calvario: dal carcere criminale di Bergamo al Castello Sforzesco di Milano, uno peggiore dell’altro. Quando la speranza della liberazione comincia a farsi strada il nemico sferra il suo colpo di coda contro i prigionieri politici; Luigia viene portata al carcere di Porta Nuova a Verona, dove c’era anche Garibaldi. Viene sottoposta a durissime prove, eppure nonostante il fisico fragile e stremato, l’aria fetida e irrespirabile della lurida cella, la giovane non si arrende. Si aggrappa alla forza del pensiero, capace di spezzare le catene della schiavitù. Quando meno se lo aspetta sente nella cella sottostante Garibaldi e altri compatrioti. Tuttavia il tentativo di liberarla fallisce, cade nuovamente in uno stato di profonda prostrazione. Pochi giorni dopo, l’Austria viene sconfitta e per Luigia giunge il momento della libertà e dei festeggiamenti per le vittorie di Garibaldi. Questo è l’intenso romanzo della sua vita che si evolve di pari passo con la formazione dello stato italiano. Dopo l’Unità d’Italia continua la sua opera in favore dell’emancipazione del popolo come insegnante tenendo corsi per lavoratori e lavoratrici. Il destino ora le è favorevole, incontra l’amore, forma una famiglia unita e ottiene numerosi riconoscimenti nella città di Sondrio dove ha stabilito la sua resienza con il marito G. Pedrazzoli.
Cecilia Paganoni è nata ad Albosaggia. E’ studiosa di storia locale, saggista e narratrice. Ha partecipato alla pubblicazione di “Albosaggia, appunti di storia, arti e civiltà contadine. Tra le sue pubblicazioni hanno riscontrato un particolare successo: “Racconti e leggende di Valtellina e Valchiavenna”, “Le condizioni di vita delle donne in Valtellina e in Valchiavenna (1600-1800)”, “Dall’abbigliamento alla moda nella vita quotidiana del ‘600”, “Viaggio in Italia di Pier Angelo Lavizzari nell’anno del Signore 1723”.